Il primo amore non si scorda mai.

Ero lì. Di fronte a lei. Di fronte a quella donna che non conoscevo, ma che sembrava conoscessi da una vita. Chiusa nel suo cappotto e in una sciarpa molto lunga, mi guardava dentro. Mi faceva sentire a casa. Non sapevo cosa dire, era troppo bella per poterci parlare. Era la mia donna, eppure non lo sapeva. Non so cosa mi stava passando per la mente, ero troppo preso a contare i battiti del cuore che ormai non ero più in grado di controllare. Con un filo di voce la salutai e lei, guardandomi negli occhi, ricambiò. Ero in estasi, non mi era mai capitato di non riuscire a parlare con una donna. Mi dicevo: “Francesco, cosa ti sta capitando! Ne hai conosciute tante, hai imbastito discorsi lunghi ore… E adesso non riesci neanche a parlare”. Era come se mi ritrovassi in un universo parallelo dove esistevamo solo io e lei. Lì capii che era lei. Era lei la donna che stavo aspettando. Era lei la donna che mi avrebbe reso felice. Non sapevo per quanto, ma sapevo che non sarebbe stata un’altra. Non sarebbe stata un numero nella mia vita. Sarebbe stata la mia vita.