La social(ità) degli adulti di domani.

In questo momento di difficoltà, i giovani stanno insegnando ai più anziani il valore della socialità. Il valore di rimanere uniti e di combattere una battaglia. Sembrerà strano ma, mentre di solito sono gli anziani i veri maestri di vita, in questo momento sembra stia succedendo l’esatto opposto. Sarà perché i giovani hanno capito che, pensando a se stessi in un sistema economico come quello italiano, non si risolve nulla. Sarà perché vivono quotidianamente le difficoltà legate alla ricerca del lavoro. Sarà perché viene richiesta loro un'esperienza lavorativa che non possono aver maturato, dato che l'unico modo per poterla acquisire è rappresentato da tirocini full time da 500 euro al mese (praticamente come nel caporalato). Sarà perché hanno maggiori possibilità di informarsi e di capire cosa stia succedendo nel mondo con un click. Sarà, ma alla fine i giovani stanno dimostrando, giorno dopo giorno, che uniti ce la si può fare. Rinunciando ad uscire per farsi una passeggiata, nonostante la voglia indescrivibile di farlo. Evitando il pretesto della spesa quotidiana per uscire di casa. Non trovandosi nei parchi a chiacchierare sulle panchine e non andando ad acquistare il giornale. Sicuramente hanno ancora molto da imparare dai più anziani, ma sanno che l'egoismo e il menefreghismo delle regole non aiuterà certamente a superare questo momento di difficoltà. Per tale motivo, impariamo dai giovani e rispettiamo questa quarantena, a prescindere dal fatto che si consideri soggettivamente giusta o meno, perché solo attraverso l'unione sarà possibile uscirne presto.