L'inganno del cavallo di Troia.
Molti uomini si ostinano ad iniziare una discussione con le donne, pur sapendo che è come la Campagna di Russia: persa in partenza. Per quale motivo? Perché nella maggior parte dei casi hanno ragione. E quando non ce l’hanno? Adesso arriva il bello. La conversazione potrebbe concludersi in pochi minuti con due espressioni alternative: “scusa, ho sbagliato” o “scusa, mi dispiace”. Ma la realtà è ben diversa, dato che l’ammissione di colpevolezza non è annoverata fra le possibili conclusioni di una discussione. Per questo motivo, la donna percorre alternativamente una di queste due strade. La strada più percorsa da una donna consiste nel ricordarti che anche tu non ti sei comportato bene/hai sbagliato il 24 ottobre 1929 e il tuo errore ha causato il crollo della borsa di Wall Street. Per questo motivo, non ha senso discutere del suo errore, dato che il tuo è stato ben più grave. E allora capisci che la speranza di vittoria si riduce col passare dei minuti e ti conviene ritirare l’esercito delle argomentazioni per poterlo schierare, un po’ rimaneggiato, nella prossima battaglia senza speranza. E la seconda strada? Si potrebbe considerarla come la più alta manifestazione di genialità presente nella società odierna. Chiamiamola pure “L'INGANNO DEL CAVALLO DI TROIA”, dato che consiste in uno stratagemma con cui penetrare le difese nemiche. Innanzitutto partiamo dalle basi: quando viene percorsa? Di regola, quando la discussione non può essere vinta attraverso la prima strada. In particolare, nei casi in cui non le vengono in mente errori da rinfacciare. Ma di cosa si tratta? Questa tecnica consiste nell'arrabbiarsi con te o imbronciarsi, senza nessun motivo. Soltanto per non perdere la battaglia. E tu non capisci più nulla. Non capisci cosa stia succedendo. Chiedi una spiegazione logica a questo suo atteggiamento. E ti scavi la fossa da solo. Perché? Perché lei ha una risposta a qualsiasi tua domanda e sa pure essere convincente. Può risponderti in svariati modi, partendo dal “mi hai trattato male” al “mi sono sentita giudicata”, fino ad arrivare al “non mi capisci”. A questo punto, inizia inevitabilmente un’altra discussione. Su un altro campo di battaglia. Con altre regole. Senza alcun vantaggio (per te). Ed è in questo momento che la cosa migliore da fare è arrendersi. Alzare bandiera bianca ed applaudire. Applaudire al magico mondo delle donne.