One small step for a man, one giant leap for society.
Quando guardano la tua vita, ti giudicano. Pensano che sia facile. Pensano che sia semplice vivere in una famiglia benestante. Pensano che sia semplice vivere in un contesto familiare in cui i tuoi genitori hanno fatto carriera. Ma non è così. Non è così perché l'asticella delle aspettative è direttamente proporzionale al percorso lavorativo che hanno fatto. Non è facile perché ti devi confrontare con persone che ce l'hanno fatta. Non è facile perché se raggiungi un obiettivo, è il tuo dovere. Non è facile perché ti paragoni a loro e capisci che non sei ancora nulla. Per questi motivi, ti rimbocchi le maniche. Prendi fiato. E lavori per essere il migliore. Lavori per vincere qualsiasi sfida. Lavori anche quando sei stanco e tanti mollerebbero. Ti fissi obiettivi che molti potrebbero considerare irrealizzabili, impossibili. E fai di tutto per raggiungerli. Senza scuse. Senza pause. Senza esitazioni. Perché sai che non puoi fallire. Perché sai che non esiste il "non ce la faccio". E allora forse è arrivato il momento. Il momento di smetterla. Smetterla di dire che la "fame" è una prerogativa di chi non ha nulla. Smetterla di dire che, per i figli di famiglie benestanti, la vita è una "passeggiata". Smetterla di giudicare.