Sembrava un giorno qualunque, ma non lo è stato.

Dieci ore di sonno in due giorni. Nervi a fior di pelle. Stanco e provato, prendo la macchina per cercare un libro che, come sempre, risulta introvabile quando serve. Giro per le librerie udinesi, speranzoso. Ma, come spesso accade nell'ultimo periodo, la fortuna non mi aiuta. Le due librerie specializzate, ovviamente, non lo tengono più. Preso dal momento, telefono all'unica persona che conosco che sia stata in grado di comprarlo. Mi risponde e si rende disponibile ad imprestarmelo. Fumo una sigaretta, salgo in macchina e mi dirigo verso casa sua. Ovviamente, non so in che via abita. La chiamo, ma... rullo di tamburi... non mi risponde. Decido, allora, di chiamare l'unica persona che sa prendermi in giornate uggiose come queste: ****. Mi risponde preoccupata, ma io la rassereno subito dicendo che mi è capitata l'ennesima sfortuna. Si mette a ridere. Il suo sorriso? Impossibile descriverlo. Riuscirebbe a riappacificare anche Russia e Stati Uniti. Mi dice che sono a quindici minuti da dove, ormai, vive da più di un anno. Senza pormi troppe domande, decido di andare a trovarla. Arrivo e **** mi porta in camera sua, dove ad aspettarmi trovo tre ragazzi che condividono con lei l'esperienza universitaria. Cosa c'è di strano? Tutto e niente. Vedere quei ragazzi sorridere e scherzare, mi riporta all'anno vissuto a Padova. Passo molto tempo in silenzio (e io sono abbastanza logorroico!), ascoltando e osservando quello che mi accade attorno. Probabilmente sembro un asociale, ma non mi interessa. È troppo bello rivivere per qualche ora uno degli anni più belli della mia vita.

PS: per chi si chiedesse se il libro è stato recuperato: MISSIONE COMPIUTA!