Semplicemente lei.
Ho passato tanto tempo negli ultimi anni a guardare la vita da una prospettiva sbagliata. Per quale motivo? Semplice. Ero talmente focalizzato su tutto ciò che, di brutto, la vita aveva da offrirmi che non riuscivo a guardare oltre. Non riuscivo a vedere tutto quello che, indirettamente, mi stava sussurrando. Ho passato mesi della mia vita a disperarmi per un amore finito e a pensare che la mia vita non avesse più un senso. Ho passato mesi a guardare la vita e il tempo trascorrere senza reagire. E adesso sono qui, a scrivere e a pensare a cosa mi sono perso e a riflettere sul fatto che non ho più voglia di perdere altro tempo. L’amore finito è stata la mia salvezza. Passavo la mia vita cambiando donne soltanto perché, in alcuni momenti, avevo voglia di stare da solo, soltanto perché sapevo che il giorno dopo o la settimana dopo ne avrei trovata un’altra ad aspettarmi. Ma non funziona così. Non si vive così la vita. L’amore per quella persona è arrivato nel momento giusto. Mi ha fatto capire che stavo sprecando il mio tempo, che stavo sprecando la mia vita. Mi ha insegnato che ci sono sentimenti che non si possono barattare con un semplice atto sessuale o con altre donne temporanee. Mi ha fatto capire che se vuoi una cosa, devi combattere per averla. Mi ha fatto capire che la vita non è semplice, ma che bisogna saperla apprezzare giorno dopo giorno ed essere ottimisti. Non esiste nessun problema che non si possa risolvere. Non esiste nessun ostacolo che non si possa superare. Ma l’amore per questa persona non è l’unica cosa che mi ha fatto capire che stavo prendendo la strada sbagliata. Dopo di lei ho costruito un forte legame con una persona. È entrata nella mia vita in maniera abbastanza casuale. Ha dovuto combattere per entrare nella mia vita. Combattere con il mio carattere. Combattere con i miei pensieri negativi. Combattere con il mio essere lunatico. Combattere con il mio modo di pensare, a volte, assai limitato. Ma ha combattuto. Ha combattuto senza chiedermi nulla in cambio. Ha combattuto perché ha creduto in me, ha creduto in quello che lei vedeva in me e che probabilmente io non riuscirò mai a vedere. Una volta non ci siamo sentiti per mesi perché mi aveva dato fastidio un suo atteggiamento. Le ho telefonato. Le ho telefonato probabilmente perché era l’unica persona di cui mi fidavo. Lei ha risposto. Mi ha chiesto perché ero sparito. Cinque minuti di spiegazioni ed era di nuovo nella mia vita. E, in quel momento, mi sono chiesto perché? Cosa vedi in me che io non vedo? Cosa ti do io che le altre persone non ti danno? Tuttora non lo so. Non lo so perché mi sta accanto. Non lo so perché ha deciso di sopportarmi. Non lo so perché non mi lascia stare e continua a vivere senza un peso come me. Ma non posso lasciarla andare. Non posso chiederle di andarsene dalla mia vita perché ormai è parte della mia vita. Nessuno aveva mai combattuto così tanto per me. Nessuno aveva combattuto così tanto per me senza chiedermi il conto. Potrei considerarla un angelo con quel sorriso sempre stampato in faccia. Un angelo che è venuto a salvarmi. Un angelo che mi ha fatto capire che, nella vita, bisogna essere felici. Penso che questa persona mi abbia cambiato completamente la vita e sarò sempre in debito con lei.